Lavoro, perseverare con decisione
- Cristina Maderni
- 18 set 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 17 dic 2022
OPINIONE LIBERALE 18 settembre 2020
La crisi pandemica che ha colpito lavoratori, famiglie e aziende non cessa di mordere: al termine dell’estate, l’attività economica fatica a riprendere quota. Ammortizzatori federali, quali il ricorso al lavoro ridotto e il credito garantito alle imprese, hanno potuto attenuare gli effetti del lockdown. Le sfide dell’autunno restano però un’incognita e i rischi strutturali vanno affrontati. Spetta oggi a noi liberali radicali assumere un profilo di leadership e indicare al Ticino un sentiero di crescita che difenda i lavoratori, supporti le famiglie e rilanci le imprese. Di questo compito siamo pienamente coscienti. La nostra Agenda 2030 ci pone un chiaro obiettivo di salvaguardare e dove possibile creare posti di lavoro. Oggi, questi sono in Ticino a rischio in misura disomogenea. Sono in particolare minacciati i dipendenti del settore privato, soprattutto nei comparti più esposti, quali il commercio, il ramo alberghiero, della ristorazione e l’industria manifatturiera. Più di altri, soffrono i giovani che si accingono ad entrare sul mercato del lavoro una volta terminato il percorso formativo, i più anziani e chi lavora a tempo parziale. Sono queste le situazioni che hanno ispirato le nostre riflessioni, concretizzatesi in iniziative sul lavoro ridotto, sull’apprendistato e sulla flessibilità. Flessibilità nella cui ricerca sono gli stessi imprenditori dei comparti a rischio a incoraggiarci a perseverare con decisione. Proprio in questi giorni, il gruppo di riflessione economia e lavoro si riunirà per definire nuovi strumenti concreti di sostegno all’economia, con il primario obiettivo di salvaguardare l’occupazione, ma anche l’investimento e il consumo privato. Auspichiamo che insieme si possa così contribuire ad una graduale inversione del trend dell’economica cantonale.
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