Il Ponte - novembre 2018
Il Plr lancia la campagna per le Cantonali / Cristina Maderni candidata al Consiglio di Stato ticinese
Sono nata a Sorengo nel 1966 da genitori ticinesi. Ho sempre abitato in Ticino, prima a Lugano, in seguito nel Malcantone. Questo fino al 2012, quando ho sposato Alberto nella Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta. Il parroco, don Italo, è diventato un caro amico. Mi sono trasferita a Melide in quello che allora era un appartamento da scapolo, ma che nel tempo abbiamo ampliato e adattato alla vita di coppia e dei nostri due cani, anche grazie ai quali abbiamo stretto amicizia con numerosi vicini. Di Melide amo la natura, il contatto con l’acqua, le passeggiate sul sentiero nel bosco, il chiacchierare con chi incontro sulla passeggiata a lago. Amo, in ogni stagione, svegliarmi la mattina e prendere il caffè sul balcone con lo sguardo rivolto al Generoso e al San Giorgio. Amo l’atmosfera di una cittadina non grande ma gioviale, genuinamente ticinese, ricca di spettacoli e di tradizioni. Tornando alla mia storia, posso dire di aver iniziato a lavorare da giovane, aiutando mio padre nella sua attività di installatore elettricista. Qui ho sviluppato l’interesse per la finanza e la contabilità. Conseguito il relativo at t estato federale nel 1989, ho seguito il mio istinto, lanciando uno studio in proprio di fiduciario commercialista che nel tempo si è affermato. È con soddisfazione che, pur nel mio piccolo, ho saputo creare posti di lavoro e difenderli nei periodi di difficoltà di mercato. La professione mi ha portato a contatto con le associazioni economiche, nei cui uffici presidenziali ho nel tempo assunto ruoli di vertice. Oggi sono presidente della FTAF, federazione dei fiduciari e vice presidente della Camera di commercio. Vivo questo impegno come mio contributo di cittadino verso il benessere del Cantone. Nel corso dell’estate, la politica ha bussato alla mia porta, tramite la proposta del Partito Liberale Radicale di presentarmi alle elezioni cantonali quale candidata al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio. In quell’occasione, ho a lungo riflettuto se fossi in grado di contribuire a migliorare creazione di ricchezza. Sì, ritengo di sapere dove e come agire in modo incisivo e quindi di poter dare un contributo positivo, quale cittadino, quale liberale, quale tecnico che sa mettere le mani nel motore della macchina dell’economia e della pubblica amministrazione, quale donna portatrice di passione e di entusiasmo. È questo il motivo per cui mi candido. Amiche e amici di Melide. Ogni volta che ci incontreremo, sarà mio privilegio ascoltare i vostri consigli e le vostre opinioni su cosa funziona ed anche su cosa non funziona, e va migliorato nel Cantone. Ne trarrò preziose indicazioni per l’azione politica che intendo condurre a favore di tutti i ticinesi. Cristina, infatti, ha un suo sogno. Il sogno di riuscire ad essere utile alla comunità ticinese.
• Con amicizia, Cristina Maderni
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